Post

Biodinamica e Scienza: matrimonio impossibile?

Immagine
Cominciamo in questi ultimi anni ad essere sempre più abituati a quel sentimento di incredulità e di logorante cinismo che riguarda l’evoluzione della nostra civiltà. All’inizio della pandemia, nel pieno dello smarrimento dato dallo stravolgimento del consumismo radicato nella nostra società, nelle persone più fantasiose ed amanti della natura (leggi freakkettoni) si era riaccesa la luce della speranza per un cambiamento: l’alba di una nuova epoca, fatta solo di cose essenziali, la fine del consumismo e l’approssimarsi di quel concetto di autarchia che tanto fa sognare gli agricoltori più romantici. Dopo la delusione del 12-12-12 di quasi 10 anni fa, quando il vecchio mondo sarebbe dovuto finire, questa volta le cose sarebbero forse realmente cambiate, per dare cosi alla luce la nuova era. Come le cose sono andate e stanno andando, invece, lo abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, accendendo la tv, osservando gli sguardi delle persone lungo le strade, parlando con i nostri vicini. All

Dignità! Dignità!

Immagine
Era una frase ricorrente nei discorsi di Stefano Bellotti: “ Oggi il cibo non ha più dignità ”.  È un riflesso strano, forse sarebbe meglio definirlo incredibile per l’evidenza del fenomeno. Si spendono soldi per telefoni, per automobili, per vestiti di scarso valore ma di altissimo prezzo, mentre per il cibo si mantiene un atteggiamento opposto: il cibo biologico? costa troppo! L’olio extravergine a 15 euro al litro?! È una follia!   Si potrebbe dire semplicemente che questo atteggiamento riflette i nostri tempi. Investiamo su tutto ciò che ha un valore esteriore e trascuriamo tutto ciò che è dentro di noi. Ma forse non è così semplice perché c’è addirittura un atteggiamento che vuole apparire virtuoso quando si parla di risparmiare sul cibo. Non esiste pudore nel comprare un paio di scarpe da ginnastica per 800 euro, non esiste vergogna nel pianificare una vacanza in una meta esotica super costosa, anzi tutto ciò è materiale pregiato per vantarsi sui social network. Per il cibo è es

Ancora tu? Pensavo di non rivederti più!

Immagine
C’è un documento che i vignaioli che vogliono aderire al nostro Consorzio sono chiamati a sottoscrivere. Non si tratta dello Statuto - che ovviamente ogni associato accetta di rispettare nel momento in cui viene a far parte del gruppo - ma di un allegato dal titolo “ Principi e idealità condivise dal gruppo ” che definisce alcuni valori per noi irrinunciabili. Nell’ultimo punto, il numero cinque, si legge:  “Non abbiamo nulla contro la tecnologia e la scienza. Ciò che critichiamo è la riduzione della vita a macchina, la sostituzione di ogni elemento della vita con un prodotto di sintesi da laboratorio. Per questo ci batteremo contro gli Organismi Geneticamente Modificati. Gli Ogm costituiscono oggi la più grande minaccia alla sensibilità planetaria. Contro di essi non c’è tempo da perdere né alcuna possibilità di mediazione. La ricerca, la sperimentazione, le legislazioni permissive, l’uso degli Ogm costituiscono un crimine contro la terra e contro l’umanità. Occorre fare di tutto perc

L’agricoltura biologica, per noi.

Immagine
Stiamo vivendo un periodo di grandi trasformazioni sociali ed economiche che coinvolgono anche l’agricoltura. La necessità di metodi produttivi più sostenibili è oramai chiara a tutti, anche all’industria. Il biologico, un tempo considerato metodo “alternativo” e spesso visto con scetticismo, sta diventando sempre di più la strada maestra. Non possiamo che rallegrarcene. Ogni ettaro in più coltivato “secondo natura” è una grande conquista per il nostro pianeta. Al tempo stesso non possiamo non notare che - molto spesso – la scelta del bio viene fatta per questioni di marketing più che di reale convinzione, finendo con l’applicare regole e protocolli non così dissimili dall’agricoltura convenzionale. Ne parliamo con Federico Pignati, membro storico dell’Aurora e primo Presidente di terroirMarche. I soci dell'Aurora nel 1980   TM:  Federico, hai visto la diretta in cui Slowine presentava la nuova guida vini (qui c'è il link al video: https://www.facebook.com/slowwineguide/videos/

La voce di Terroir Marche

Questo blog vuole essere il luogo dove dare voce al Consorzio terroirMarche, una voce che si collochi tra l'immediatezza dei "social" e la staticità del sito "istituzionale". Un luogo per ora virtuale, che in futuro potrà magari diventare cartaceo, un vero "magazine", che raccolga fatti e opinioni sui temi di cui ci occupiamo da sempre.  Siamo  un gruppo di vignaioli che unisce simbolicamente le vigne di tutte le Marche, impegnati da anni nella produzione di vini che abbiano un legame assoluto con il proprio territorio di origine. Ma prima di tutto il Consorzio terroirMarche è un gruppo di donne e uomini che, oltre alla pratica rigorosa di una viticoltura biologica, hanno in comune un approccio etico all’attività agricola. Condividiamo l’idea che la costruzione di un mondo migliore passi necessariamente per un’agricoltura migliore, fondata sulla conservazione dell’integrità del suolo nella convinzione   che sia un dovere restituire ai figli una terra